Questione di concentrazione e… di durata!
25/1/2022
Il profumo è il passeggero sulla pelle
di un viaggio infinito nella mente
È molto importante saper scegliere bene la nostra fragranza.
In primis deve piacere a noi certamente ma deve anche combinarsi bene con la nostra pelle, il nostro odore e il nostro Ph.
Se una fragranza sta bene a un nostro amico, non significa che starà bene anche a noi.
Inoltre dobbiamo sapere in che misura e quando indossarla.
Per fare questo, dobbiamo anche conoscere la composizione delle note del profumo e soprattutto, la sua concentrazione.
Quest’ultimo fattore in particolare, influirà sulla permanenza del profumo sulla nostra pelle.
Le fragranze in commercio si differenziano sia per la percentuale di essenza contenuta sia per quella di alcol aggiunto. Le principali categorie riconosciute sono:
• Il Profumo, o l’Extrait.
È il modello più importante, quello con la maggiore concentrazione di profumo, la quintessenza del profumo. Certamente più costoso, ma sarà sufficiente spruzzarne una piccola quantità per avere una buona resa. La percentuale di profumazione varia dal 20% al 40%, diluita in alcol purissimo a 96º. Persistente, robusto, molto intenso, prezioso, si tende a usarlo solo la sera o a particolari eventi. Come accade per un abito da sera.
• L’Eau de Parfum.
È tra le versioni più comuni, con una concentrazione che varia dal 12% al 18%, diluita in alcol a 80º-90º. Piuttosto discreto nonostante la sua durata in genere riesca a coprire quasi l’intero arco della giornata.
• L’Eau de Toilette.
Più effimero del precedente, più leggero e generalmente fresco, con una concentrazione che varia dal 8% all’12% e una base in alcol al 90º. Ha un costo ovviamente inferiore e può essere usata in qualsiasi momento della giornata.
• L’Eau de Cologne, o Acqua profumata.
La sua concentrazione è intorno al 5%, diluita in alcol a 85º. Le note agrumate le donano freschezza, leggerezza e quindi volatilità e vengono spesso armonizzate con altre fiorite o speziate. Svaniscono nel giro di un’ora.